Cos’è il protocollo HTTPS?

Quasi sicuramente, ti sei chiesto più volte cosa significasse la dicitura: https:// prima dell’indirizzo web nella barra di ricerca del tuo browser e ti sarà sicuramente già capitato di trovare il lucchetto rosso con la scritta “Non sicuro” dopo aver indicato un indirizzo web. Prima di imbarcarci su come risolvere il problema de “Il tuo sito non è sicuro”, è bene fare un passo indietro e fare un breve excursus su cosa è il protocollo HTTPS.

HTTPS sta perHypertext Transfer Protocol Secure, ed è, in parole povere, un sistema che cripta tutti dati che si interscambiano tra il nostro computer e il sito sul quale stiamo navigando, attraverso un algoritmo matematico che li rende tutti dati del tutto indecifrabili.

La differenza principale che esiste tra HTTP e HTTPS è molto semplicemente il livello superiore di sicurezza che viene fornito dal protocollo SSL (Secure Socket Layer).

Questo upgrade è necessario applicarlo a tutti quei siti che contengono form, iscrizioni, estremi di pagamento o in generale dei campi che raccolgono informazioni personali degli utenti.

A cosa serve il protocollo HTTPS?

Come dicevamo prima, il principale ruolo di questo protocollo è quello di rendere assolutamente sicura la tua navigazione, criptando i dati, in modo che i presunti hacker non possono rubare informazioni personali di chi sta navigando in rete.

La comunicazione di cui stiamo parlando avviene tra te e il server su cui “alloggia” il sito che stai navigando. Con l’HTTPS, tra te e il server viene aggiunto un interlocutore che fa da garante virtuale, il quale ha il compito di certificare che la comunicazione è cifrata. Questo interlocutore si chiama Certificate Authority (CA).

Cosa sta cambiando ora?

In realtà è già da diversi mesi che Google sta lavorando per far si che più siti possibili siano sicuri, ecco perchè sta premiando tutti quelli che sono già stati convertiti in HTTPS, posizionandoli in cima alle classifiche di ricerca. Un errore comune da non commettere è proprio quello di pensare che siccome il tuo sito non è un e-commerce, allora non serve la conversione. Qualsiasi sito che contiene un qualunque tipo di form, se non è stato trasformato in HTTPS, sarà considerato come non sicuro e gli utenti riceveranno un avviso di pericolo che inviterà l’utente ad allontanarsi e a non proseguire la navigazione. Un bel cartello rosso di divieto, non giova do certo a tuo business.

Se stai creando un sito nuovo, ti consigliamo di assicurarti che il pacchetto di hosting che stai acquistando, comprenda anche il protocollo HTTPS. Ti abbiamo già elencato una serie di valide ragioni per le quali dovresti affittare questa licenza. Se hai già un sito web funzionante, assicurati che sia già convertito, in caso contrario ti basterà accedere alla tua area riservata del sito di hosting al quale ti appoggi.

Sappi che tra i nostri servizi, al momento della creazione di un sito, esiste un pacchetto manutenzione, nel quale è compresa anche una serie di avvisi che ti inviamo affinchè tu possa sempre al passo con i tempi e con le novità del web. E’ infine anche possibile richiedere l’upgrade da un server non HTTPS ad uno dotato di questa tecnologia.

L’HTTPS impatta sulla SEO?

L’https è un elemento che impatta sulla valutazione di qualità di un sito, come abbiamo visto garantisce maggiore sicurezza e “riconosvibilità” del sito.  Possiamo quindi dire che l’HTTPS, sebbene da considerare come fattore secondario, impatta sul posizionamento SEO di un sito.

Se sei interessato all’argomento ecco un’intera categoria del blog dedicata: Indicizzazione siti web.

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